- Non Pagare
Per giustificare la
mancata contestazione immediata dei divieti di sosta,
occorre
che la pattuglia dei vigili urbani verifichi personalmente anche la
mancanza del trasgressore e del proprietario del veicolo in
prossimità del mezzo. Alcuni comuni per ovviare a tale lacuna, hanno
adottato da qualche tempo un geniale sistema seriale per accertare i
divieti di sosta e di fermata. La pattuglia della polizia municipale
viene infatti dotata di una telecamera portatile in grado di
immortalare i trasgressori con un semplice passaggio in una strada
trafficata
. In ufficio vengono ricercati i dati dei trasgressori e le
multe vengono spedite per posta evidenziando la causa di mancata
contestazione contenuta nell'art. 201/1-bis, lett d) del codice della
strada, ovvero la mancanza di qualunque persona a bordo del mezzo. Ma
secondo il Ministero dei trasporti questa pratica, molto
funzionale per fare cassa, non è rispettosa della norma. Infatti con
il parere n. 2291 del 3 maggio 2012 che Giovanni D’Agata,
componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del
Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello
dei Diritti” riporta, il Ministero ha chiarito mettendole al bando
che le sole riprese televisive per accertare i divieti di sosta non
bastano.
Il codice stradale infatti ammette la
notifica postale anche del semplice verbale per divieto di sosta, ma
solo in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo.
Questa condizione non è verificabile da una semplice registrazione
video. In pratica solo la presenza degli agenti sul posto permette di
accertare se effettivamente il veicolo sia senza conducente o senza
intestatario della carta di circolazione. Da ora non bastano le sole
telecamere per accertare le violazioni della sosta in modalità
seriale. Da ora in poi gli operatori della polizia municipale saranno
obbligati a verificare, veicolo per veicolo, l'assenza del
trasgressore.
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